Altre varietà

Dicevamo qualche giorno fa che i tipi di tè sono tanti. Il tè nero, verde e bianco sono quelli più comuni e diffusi ma non sono gli unici.

Una tazza di Oolong

C’è l’oolong, una via di mezzo tra la variante nera e quella verde perché subisce una fermentazione parziale e le foglie sono verdi con dei riflessi rossi. Bel mix, eh? Il sapore è intenso e l’aroma può ricordare alcuni tipi di legno o frutti secchi. I più famosi sono i Formosa Oolong e il Ti Kwan Yin.

Il tè aromatizzato è, invece, un’idea europea. Alla base ci possono essere foglie nere, verdi o bianche a cui poi vengono aggiunti aromi, fiori o frutti. L’Earl Grey, per esempio, è un tè nero aromatizzato al bergamotto. A Taiwan

Foglie di Earl Grey

si mettono le foglie del tè in bucce d’arancia svuotate, essiccate al sole, affumicate e infine passate in forno. Il tè così prodotto viene chiamato Suan Hsiang Tsu e si prepara facendolo bollire con sale e zucchero.

Dalla Cina viene il tè pressato, particolare perché subisce una lavorazione a vapore in stampi di legno. Questo metodo serviva all’inizio per trasportare il tè in modo più comodo. Oggi si può trovare a forma di nido, di mattonelle, in palline o in tazze. Il più diffuso è il Pueh che secondo i cinesi ha molte proprietà curative, per esempio è utile per la digestione e il colesterolo alto.

2 pensieri su “Altre varietà

  1. uhmmmmm tutte queste presentazioni fanno venir voglia di bersi un tea anche se nn ci pensavi prima.
    Il tuo articolo per me ha funzionato come la madelaine di Proust.. mi ha fatto ricordare mia nonna che, in inverno, preparava un tè ambrato con limone e tanto miele che gli conferiva un odore e aroma speciali e che non sono più riuscita a preparare così.
    Chissà forse dipendeva dal miele; noi abitavamo in campagna e il miele che si usava in casa proveniva solo e esclusivamente da un apicoltore che abitava vicino a noi. Andavamo a prendere il miele una volta all’anno con grandi barattoli di vetro. La signora travasava da grandi recipienti il miele ancora liquido e odoroso nei nostri vasi e nel buio della dispensa si sarebbe cristallizzato un pò in superficie e densificato. E poi la nonna ne avrebbe aggiunto generose cucchiaiate alla bionda bevanda fumante, avrebbe chiamato dalle scale “chi vuole il tè ?” … e io non mancavo mai all’appuntamento.

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Grazie! Ci vediamo al prossimo tè :-)